Guida all’acquisto degli smart speaker: modelli migliori e consigli per la scelta

Smart speaker: di cosa parliamo?

Ormai la tecnologia sta facendo sempre più passi avanti. Non abbiamo più solo diffusori normali che emettono le nostre canzoni preferite tramite cavi oppure attraverso connessione priva di fili ma abbiamo dei diffusori intelligenti. Questo cosa significa? Semplice, queste casse, o meglio speakers, in quanto cassa è il complesso unitario di tutti gli elementi che la compongono, hanno la capacità di interagire attraverso un sistema di intelligenza virtuale con le persone di cui la voce viene registrata. Non dobbiamo considerare matti coloro che interagiscono parlando proprio con gli speakers, basta dare degli ordini precisi come ad esempio “Cambia musica“, “Metti la radio” e via dicendo, quindi anche “Spegniti” ed ecco che il dispositivo provvederà a lavorare alla realizzazione del nostro scopo che diventa anche un suo scopo interno. Potremmo anche chiedere come sia il meteo, questo è il caso del prodotto più acquistato che è proprio di Google, la famosa Alxa. Qui di seguito vedremo un poco i dettagli di questo prodotto e di tanti altri analoghi, per permettere una scelta consapevole, presenterò anche vantaggi e svantaggi.

Apple e Google

Partiamo da Apple, che è un marchio che produce sempre top di gamma e quindi anche in questo caso ha deciso di puntare alto. Infatti vediamo sul mercato con il suo nome lo smart speaker della Apple, il quale ha una qualità sonora unica, per questo lo consiglio anche se il costo ovviamente è elevato, ma alla fine è anche giuste che sia così.

Prestazioni perciò uniche per quanto riguarda la sonorità molto calda, avvolgente e la potenza è notevole, ma il lavoro che viene compiuto meglio è senza ombra di dubbio quello dell’equalizzatore, a cui dobbiamo un certo suono in uscita calibrato tra le varie frequenze.

Diversa risulta ovviamente la scelta dei concorrenti Google e Amazon, questi marchi puntano non ad una nicchia di persone, ma ad una massa di acquirenti, per questo ovviamente il prezzo è decisamente più contenuto. Potremmo comprare Alexa che è di Google soltanto con massimo 70 euro circa, ma spesso si trova su Amazon scontata, e quindi anche con 50 euro circa possiamo comprare un prodotto molto utile, comodo e divertente anche.

Ma dobbiamo riconoscere che anche altri marchi si stanno evolvendo e muovendo di conseguenza per ottenere successo, anche se possiedono una minor peso in termini di brand sul mercato.

Comunque sia Alexa che è di Google risulta essere il dispositivo di questo genere maggiormente comprato, sia per ragazzi, bambini, famiglie ed adulti. Parliamo di un assistente vocale che ha preso le forme di Amazon Echo e che vede la luce nell’anno 2014. In particolare siamo davanti ad una cassa cilindrica con microfono. Noi interagiamo con Alexa e lei risponde, permettendoci di navigare grazie a lei su Google per avere determinate notizie che magari ci servono subito, e che non possiamo prendere al momento che magari siamo impegnati con le mani. Ma Alexa è pensata anche per intrattenere, ci può raccontare delle favole o delle barzellette, che però spesso non producono il riso degli altri, ma semmai un poco di sorpresa.

Insomma un assistente molto intelligente, a cui possiamo chiedere anche di abbassare o alzare la musica, di cambiare addirittura playlist se siamo su Spotify, o di cambiare canzone, in quanto desideriamo un genere diverso ed ecco che la ricerca viene avviata per soddisfare in poco tempo il nostro desiderio.

Aspetto positivo e negativo

Rimanendo su Alexa, sicuramente gli aspetti positivi sono tanti, in quanto ci permette in modo molto celere di avere notizie che magari ci servono al momento e non possiamo leggerle, oppure ci da la possibilità di gestire la musica in modo molto diretto e semplice, d’altro canto può essere anche uno sfizio per divertirsi.

Il lato negativo risiede nel fatto che non sempre la voce è riconosciuta dal dispositivo, quindi ci troviamo più volte a ripetere comandi ad alta voce e la cosa può essere snervante, demotivante e farci perdere anche parecchio tempo. Questo aspetto dovrebbe essere affinato, magari alzando anche di poco il prezzo, ma renderebbe quasi perfetto questo assistente vocale.

Samsung

Il marchio Samsung ha introdotto Bixby che non è uno speaker ma è integrato nei cellulari di questo marchio e praticamente è un assistente vocale a tutti gli effetti, ha un ottimo sistema ed è davvero veloce. Ma ovviamente uno speaker è tutta un’altra storia, chissà se usciranno prodotti di questo tipo di marchi famosi oltre alla Apple che ha già pensato alla cosa.

Conclusioni

Concludo dicendo che per quanto concerne questi dispositivi devono in ogni caso servirci a qualcosa, spesso accade che vengano comprati solo per sfizio, per provare, ma poi non vengono usati mai. Se dobbiamo usare poi Alexa come una semplice cassa non ha senso, perde della propria valenza, quindi potrete spendere di meno ed ottenere una cassa che sia molto più efficiente e con un suono molto avvolgente. In questo caso consiglio vivamente un marchio che è quello della JBL, il quale presenta un ottimo rapporto qualità-prezzo. Inoltre la portabilità è davvero alta e possiamo portare ovunque alcuni modelli di questo marchio, di casse portatili.

Ovviamente se invece abbiamo bisogno di un assistente anche, io consiglio quello della Apple, è il miglior smart speaker presente sul mercato, ma penso che questo fosse prevedibile vista la fama del marchio e la sua garanzia sulla qualità. Il suono è davvero unico, un audio molto buono, potente ma anche bello stabilizzato sul giusto bilancio di frequenze di suono in uscita.

Se però vogliamo soltanto avere un assistente vocale base e che comunque sia buono tutto sommato, e una musica in uscita sempre buona ma non spaziale, io consiglio i prodotti di Google ma anche di Amazon. Poi ovviamente sta a ciascuno di noi capire quale prodotto faccia più al proprio caso, anche e soprattutto per una certa disponibilità economica e non solo. Comunque sia in ogni caso questi dispositivi sono molto comodi da tenere in caso un poco ovunque, la cosa però che di alcuni modelli di Alexa non mi piace è la necessità di tenere attaccato lo speaker alla presa della corrente.

Studentessa universitaria di Filosofia, amante della scrittura, della lettura e di tutto ciò che attiene all’uomo nelle sue varie sfaccettature. Ha lavorato alla correzione di articoli a carattere culinario e scientifico, e all’editing di parte di un testo di natura filosofica.

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