Migliori casse stereo passive: guida alla scelta, consigli e modelli

Casse stereo

Esistono sul mercato diverse casse stereo, anche se potremmo dire che queste sono racchiuse in due grandi categorie: ovvero le casse stereo passive e attive.

Dove risiede la differenza tra queste due categorie di casse?

Prima di tutto queste casse si differenziano tra di loro per via della presenza o assenza di un amplificatore, per quanto riguarda le casse passive queste hanno bisogno per forza di un acquisto ulteriore di un amplificatore, di media qualità almeno, che si quindi esterno.

Invece le casse di tipo attivo, già possiedono al loro interno questo amplificatore che appunto serve per emettere il suono. Inoltre queste casse sono dette autonome o indipendenti, in quanto da sole lavorano, gestiscono suoni bassi quindi subwoofer o suoni medi ed altri, sanno quando è giusto sfumare un certo elemento sonoro, farlo sentire meglio oppure nasconderlo, tutto in base anche e soprattutto ai generi differenti di musica. Queste casse sono usate spesso durante i concerti, quando ad esempio sul palco sono presenti diversi artisti.

Il suono inoltre è molto bello quindi in uscita dalle casse di tipo attivo, molto pulito e nitido. Anche quello delle casse passive è buono sicuramente, ma dovremmo gestire noi manualmente tutto.

Cosa significa gestire tutto manualmente?

In poche parole, quando parliamo delle casse passive e diciamo che bisogna gestire tutto manualmente, stiamo facendo riferimento al fatto che oltre ad abbassare il volume dovremmo regolare il timbro, gestire insomma l’equalizzatore del suono, per usare una parola unica. Mentre con le casse attive, viene in autonomia gestito tutto dalle casse stesse.

Il fatto di gestire manualmente però non è sempre qualcosa di scomodo e stressante, in quanto significa anche poter personalizzare le canzoni senza distorcerle nella loro natura, in base ai nostri gusti sonori. Bisogna sicuramente essere bravi, questo senza ombra di dubbio, ovvero saper creare un corretto equilibrio tra le vari componenti che fanno parte delle varie tracce musicali. Risulta molto corretto creare un giusto equilibrio, mettendo anche in evidenza certe componenti sonore ed oscurandone altre, quando ci sono cambi netti di genere musicale.

Peso delle casse

Le casse attive e passive, non si differenziano molto per via del peso, questo non è il loro metro di diversificazione.

Diciamo che solitamente il peso, è basso, nelle media, spesso per quanto riguarda casse attive stiamo su circa 15 Kg. Anche per quanto riguarda le casse passive, possiamo sforare di un pochino sopra ma nulla di che.

JBL: una garanzia per casse passive

Il marchio in questione, è diventato molto famoso ultimamente, soprattutto per casse di tipo portatile. Anche in questo caso però abbiamo un ottimo rapporto qualità-prezzo e un ottimo suono in uscita.

A mio parere, ma non solo, questa è l’opinione di molti, quelle della JBl sono tra le migliori casse acustiche passive, con una potenza massima di 1000W e una potenza RMS di 250W con delle dimensioni non troppo ingombranti, ma medie ed un peso che solitamene si aggira intorno ai 25 Kg.

I prodotti JBL è risaputo che anche se non sono top di gamma, sono realizzati con degli ottimi componenti.

Offrono una fantastica emissione sonora con una risposta delle frequenze unica.

Gli altoparlanti di solito si presentano robusti e sono costruiti in modo che ci sia una certa resistenza agli urti, questo aumenta anche la portabilità di questi dispositivi.

La griglia anteriore inoltre di molti modelli è realizzata in acciaio, quindi sempre un ottimo materiale, così i componenti interni saranno protetti durante un eventuale viaggio o spostamento. È dotato di una guida d’onda anche che è ad alta frequenza che presenta quindi una buona copertura e controllo.

Offre un ventaglio di frequenza molto vasta che va dai: 41Hz – 18 kHz con un impedenza di 8 ohm.

Vantaggi di questi modelli sono:

possedere una versione aggiornata,
una bella qualità audio,
materiali impiegati nella costruzione,
portabilità.

Lo svantaggio è solo uno, ovvero possiamo dire che:

queste casse non possono mai essere montate su un supporto per altoparlanti.

Infine la colorazione che presenta è quella nera, che dona eleganza a queste casse stereo.
Sono acquistabili tranquillamente sul web, in particolare su Amazon, e comodamente le riceverete a casa con la possibilità di effettuare per un lungo arco di tempo il reso e avere un totale rimborso.

Migliori casse acustiche passive di tipo professionale

Sempre della JBL abbiamo dei modelli abbastanza professionali, nel particolare ci sono casse a due vie, dotate di due driver rispettivamente in modo da ottenere delle migliori prestazioni sonore in uscita.

Inoltre solitamente la potenza è di 500W RMS con un massimo di 2000 Watt che permette una migliore prestazione a livello di suono, questo esce pulito, limpido e conciso.

Le frequenze sono ottime viste le dimensioni dei due driver di cui abbiamo appena parlato. 

Sempre abbiamo la griglia in materiale di acciaio, per contenere e proteggere i vari componenti o elementi interni alle casse.

Per quanto riguarda i Pro, sono i seguenti:

Qualità audio: alta soprattutto per la presenza dei due driver di ottima fattura e dimensione.
Costruzione: quindi sempre materiali di alta qualità.
Potenza: bella alta, per impiego infatti professionale.

Per quanto riguarda gli svantaggi o difetto, se ne potrebbe trovare uno soltanto ma abbastanza rilevante:

Conclusioni

Concludo dicendo che se vogliamo sia per uso domestico che professionale comprare ed usare chiaramente queste casse, dobbiamo rifarci di sicuro alla JBL. La quale non risulta quindi ottima solo per casse portatili, di cui parlerò meglio in un altro articolo specifico, ma anche per queste che hanno dimensioni maggiore e specificità proprie della loro categoria. Se quindi vogliamo casse passive, in quanto ci piace poter gestire manualmente le varie sfumature di suono e renderle il tutto anche più adatto alle nostre esigenze sonore.

Ovviamente bisogna farci un po’ la mano a capire come equilibrare bene le casse, ma si impara facilmente alla fine, basta avere un po’ di passione e volontà e amore per la musica. Trovo il fatto di modificare e gestire l’audio nei suoi componenti, una cosa molto stimolante, e che non va sempre vista come un limite o un freno, andando a preferire subito casse attive.

Studentessa universitaria di Filosofia, amante della scrittura, della lettura e di tutto ciò che attiene all’uomo nelle sue varie sfaccettature. Ha lavorato alla correzione di articoli a carattere culinario e scientifico, e all’editing di parte di un testo di natura filosofica.

Back to top
menu
sceltacassestereo.it